Per quanto riguarda l’elaborazione in tema di politiche del diritto, l’Ufficio giuridico e vertenze si è sempre avvalso dell’attività di una Consulta giuridica (fondata nel 1987), composta da operatori/trici del diritto (magistrati e avvocati) e da autorevoli personalità del mondo accademico.

L’Ufficio giuridico e la Consulta giuridica hanno organizzato periodicamente incontri di approfondimento su “temi caldi” del diritto sociale europeo e nazionale.

Il contributo della Consulta giuridica si è rivelato determinante nel rapporto instaurato con la rappresentanza politica in più di un’occasione (le leggi del 1990-1991 in tema di licenziamento individuale, licenziamento collettivo e CIG, regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali; d.lgs. del 1993 sulla contrattualizzazione del lavoro pubblico, il d.lgs. del 1997 sulla contrattazione collettiva nel settore pubblico, ecc.) ed ha svolto una costante attività di monitoraggio della legislazione del lavoro e della sicurezza sociale, offrendo all’occorrenza spunti critici e proposte di modifica delle normative in corso di approvazione a livello parlamentare.

Anche se, attualmente, il dialogo con la predetta rappresentanza politica incontra difficoltà per le note opzioni di politica del diritto che caratterizzano la governance delle dinamiche sociali, il dibattito scientifico all’interno della Consulta giuridica potrà – nella pluralità delle opzioni culturali comunque “pro-labour” – creare un’humus culturale da cui trarre spunto per elaborare proposte di politica del diritto da parte della CGIL.

E’ attualmente in corso il rafforzamento del rapporto tra la Consulta giuridica CGIL e la Rivista Giuridica del Lavoro ed ella Previdenza Sociale, puntando ad una preziosa sinergia con il mondo scientifico-accademico.

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